00 09/09/2011 23:04
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Se a qualcuno,leggendo questi brevi racconti,potesse venire in mente qualche spunto per un ipotetico proseguio,o solamente qualche parte a se di storia,puo benissimo mandarmi tutto via fzz mail a questo account.


Una raccolta di segrete e antiche pergamene si trova all'interno dello studio che fu del vampiro Slange.
Esse,a spezzoni e in maniera confusa,narrano la storia,o la leggenda dei primi vampiri.Alcune sono forse,racconti di non-vita passata di qualche antico non-morto vissuto in queste terre.


L'Antica Jula [Prefazione]

Dal grimorio di Leagro di Milo.

[…]

Quel’arpia ammaliatrice! Da che l’ho veduta, lune orsono, alla baia m’ha stregato. Ella non esiste per nessuno tranne che per me, non ha volto, non ha nome a tratti mi sembra non respiri nemmeno la mia stessa aria. E’ sogno, quando mi desto sulla rena, fiaccato dall’intesa delle nostre carni. Non vedrò mai un’alba con quella donna, oramai lo so per certo, ella è parte del mio lato oscuro, quello di marito infedele, di succube del piacere, di uomo vizioso che non sapevo affatto di essere.

[…]

{grafia incerta vergata da mano tremante}
Julah, è il suo nome. Lo scriverò prima d’addormentarmi poiché temo di poterlo dimenticare, in quest’ultimo ciclo di luna la mia memoria ha presentato più buchi di quanti ne ho veduti nella casa della mia Signora, la torre che maestosa getta oscurità sulla cittadella tutta durante il dì.

[…]

Non è mai stato amore, ed ora anche io so, ma del motivo della sua dannazione Julah non mi ha voluto parlare. Questa notte sostituirà il mio sangue di mortale con il suo, forse questo mi ucciderà, forse mi renderà eterno com’ella è, non ho motivi per non accettare questo rischio, il prezzo è alto ma mi renderà eternità e forza, immortalità e dominio.

[…]

I tentativi procedono ma senza risultati di rilievo. Mi sono nutrito del suo sangue eppur questo non ha portato a nessuno dei risultati voluti per quanto mi abbia potenziato. Julah è calma, come potrebbe non esserlo? Lei è immortalità mentre è il mio corpo ch’è affetto dalla maledizione dell’umanità ch’il tempo deteriora…

[…]

Questa notte sono morto e rinato, è così che avviene. Ella m’ha prosciugato d’ogni stilla di questo dannato sangue mortale e m’ha donato il proprio. La sofferenza del corpo morente e l’angoscia dell’animo che da esso trasuda non m’è dato da descriverlo con chiarezza e non è ciò che voglio ricordare. Succederà ancora, ad altri mortali, poiché intendiamo creare un esercito che sia invincibile e con le abilità di Julah …possiamo.

[…]

Julah ha perso il Senno. Ha ucciso tutti i novizi che riposavano in torre durante il giorno prima di dissolversi misteriosamente nel nulla. Sono dovuto fuggire e non ho nemmeno tentato di farla rinsavire poichè il mostro ch’era divenuto era decisamente più potente di me seppur ora porti sangue di maestro. Ivàn è con me, ci dirigeremo a Bisanzio, quindi lui proseguirà verso sud-est o almeno così m’ha detto. Ivàn Ustel, personaggio misterioso, è sempre stato il preferito di Julah…dopo di me, mi stupisce abbia chiesto a Xarmoth di fargli da padre.
Iris, invece, è rimasta con il proprio primogenito Brandon, godono della protezione di Xarmoth e fors’anche del fratello maledetto Kubren. Sembra che nessuno dei sopravvissuti riesca a percepire più la presenza di Julah…che abbia incontrato la morte ultima? Sicuramente ha abbandonato quelle terre, sapevo che la vicinanza con la Dea Madre l’avrebbe portata alla follia.

{Lettera in grafia regolare, d’una bellezza che par volutamente ricercata, sicuramente vergata con un’attenzione maniacale}

Fratelli miei, Figli di Leagro di Milo. Vi sto raggiungendo in Bisanzio poiché Julah è sulle mie tracce e nulla posso contro di lei, solo. Porto con me il mio primogenito, Donatien e voi sapete sicuramente quanto a ad ella possa far gola il sangue di novizio. Mio fratello, Leagro, figlio come me della Dannata Julah vi ha protetto molto tempo fa ora vi domando di ricambiare quel favore.

Tyresiah
L’inquisitore.



L'Antica Jula
Era una notte molto fredda quando al cospetto di mia madre inizia a porle domande.
Era passata una settimana dall’abbraccio senza che nulla proferissi riguardo a ciò che adesso ero…forse stavo tentando di capirmi io stesso in quanto non è mai stata mia abitudine cercar aiuto in altri…ma probabilmente prevalse la mia curiosità e la raggiunsi nella sua dimora. Troppe domande a cui non ero in grado di rispondere, doveva aiutarmi.

Quella notte pioveva a dirotto,sedemmo in una stanza illuminata da fioche candele, per me non era un problema, non più, il fatto di esser completamente bagnato, di certo non rischiavo di ammalarmi, mi limitai a toglier di dosso il mantello e accomodarmi li dove Iris, mia madre, indicò e iniziai a parlarle di me, di lei, dei fratelli..di moltissime cose. Pazientemente ella mi rispose, volutamente non fu esaustiva, credo che desiderasse che molte cose le scoprissi da me e ritengo oggi che lei avesse ragione.

Ancora oggi mi trovo alcune volte a riflettere su una sua risposta, quella risposta volutamente vaga….vidi in lei paura…mai l’avevo vista prima in lei.
Le chiesi se esistessero vampiri più potenti di lei, come un infante curioso che si preoccupa di sapere chi sono i fratelli di sangue potente,io stesso ero di sangue potente grazie a lei, ma volevo sapere se nell’area in cui esistevamo ci fossero cainiti ancor più potenti di mia madre, il cui sangue era tra i più antichi. Lei esitò, anche questa cosa mai prima accaduta, vidi nel suo volto una strana espressione…io lessi paura nei suoi smeraldinei occhi…decise di darmi risposta.
Le sue parole ancora adesso scolpite nella mia mente mi par di sentire, pronunciate lentamente, a voce bassa quasi per paura di esser sentita da diaboliche, infernali orecchie…lei mi disse..” L’antica Jula…..colei….che bevve dai più potenti facendone propria l’anima e fece strage di tantissimi fratelli” aggiunse poi dopo una lunga pausa…. “ Io e pochi altri riuscimmo a scamparla e qui in quest’isola trovammo rifugio ricreando progenie”

Volevo chiederle ancora di Jula, ma il modo in cui mi rispose mi fece desistere….....

Brandon Allen




Sangue chiama sangue
Sole.Luce ovunque.Picchiava forte quel mattino,alzandosi sempre più minaccioso verso il cielo.Ovviamente non alzai lo sguardo da terra,così preso nell'evitare che il bacio del lucente astro mi giungesse sul viso.Sarei dovuto essere stanco,o quantomeno il respiro avrebbe dovuto accellerarsi dopo la lotta che c'era stata,o meglio,la punizione che avevo inflitto,non certo senza soddisfazione personale.
Il sangue dell'infante Cole giaceva ormai totalmente nel mio corpo.Assieme alla rossa Vitae qualcos'altro era passata,ricordi appartenuti probabilmente a lui e non a me...Ma non solo. Mi pareva che la sua debole anima ancora lottasse invano per sovrastare la mia.
Sorrisi involontariamente a quel pensiero,accarezzando l'idea di cosa,se quel che supponevo fosse stato vero,sarebbe accaduto se altri fossero stati da me morsi e privati d'ogni singola goccia di rosso nettare.
Fu allora,proprio allora che una curiosa figura d'umano si paleso dinnanzi al mio cammino.Mi fermai di fronte ad essa,soddisfatto poichè all'ombra di un alto edificio.
A lungo entrambi restammo silenti,io poichè non aspettavo altro che cessasse di intralciarmi il cammino,l'uomo pareva invece ponderare le parole da rivolgere.
"Antico Sangue,oggi hai riaperto una ferita nelle leggende della fratellanza tutta..."La voce era pacata...tuttavia v'era qualcosa di imperativo nel tono,sebbene ei non fosse che un semplice umano.Allora compresi essere un servo,attraverso qualcun'altro parlava.Scrollai le spalle,non mi interessava chi o cosa potesse essere il padrone di codesta bambola di pezza:l'avrei falciato qualora avesse voluto scontrarsi con me.
"Hai ripetuto il gesto proibito,il gesto di Jula"
Quelle parole mi colpirono più di quanto non ritenessi possibile;colei che tutti divora,colei dinnanzi a cui un misero fratello di mille anni non è altro che una marionetta.Ma lo stupore presto passò,lasciando spazio a svariati pensieri con cui strappare l'anima alla stessa Jula. Pensieri vani,ovviamente,poichè bene ricordo tutt'ora che mai nessuno è mai stato in grado di trovarla,ma lei trova chi vuole.
Proseguii per la mia strada,ancora raccolto in me stesso,dimentico per il momento dell'anima dell'infante che mi palpitava in corpo.Dietro di me,all'ombra dell'edificio,giaceva il corpo del servo che mi aveva parlato.La testa era rotolata fino alla zona ove il sole scaldava la terra,la luce dell'astro le conferiva un che di grottesco.Sorrisi:in qualche modo dovevo pur ringraziare lui e il suo padrone per avermi avvisato...

Xarmoth




La profezia..
Dal grande candeliere in ferro battuto, le candele accese, oramai del tutto consumate, emanavano una fioca luce sulle alcove adorne di dipinti. Le ombre sembrano raccogliersi intorno all' esile figura dell' istruttrice di arti oscure, seduta su una grande sedia di quercia e assorta nei suoi pensieri.
Più volte i polpastrelli sfiorarono le lebbra in segno di riflessione "Che quella voce.. quella eterea figura, visione di pochi istanti.. Sia un inganno.." sussurra. Poche, molto poche erano state le volte in cui aveva dubitato di entità oscure che soventi visitano i suoi sogni, ed a lei si manifestano. Ma questa volta era diverso, risuonavano ancora vivi gli inquietanti bisbigli "Oh figli di Caino, ovunque fuggiate Jula vi pergeguiterà nel compimento del proibito gesto.. Come un tempo l'ancestrale patto venne infranto, lo sarà ancora.. ed ancora.. ed ancora..".
Di colpo aprì le violacee iridi, percorrendo con lo sguardo gli innumerevoli tomi e grimori sparsi nella sala. Quella rivelazione le riportò alla mente i misteriosi e mistici versi vergati nell' antico Libro di Nod, in cui è descritto il principio e la fine di tutte le cose.. Con scatto si alzò, dirigendosi verso la libreria dinnazi a lei posta. Velocemente le affusolate dita percorsero i tomi del sapere, per fermarsi su uno, dall'aspetto logorato.
Con cura lo posa sul tavolo aprendolo. "La Gehenna" sibila quasi timorosa, sfogliando pergamene ingiallite dal tempo, frammenti di racconti dove realtà e fantasia si mescolano. Ed ecco ciò che cercava, palesarsi sotto ai suoi occhi.
Sui versi, scivola il vitreo sguardo consapevole della minaccia dell' apocalittica profezia, narrante il momento in cui gli Antidiluviani si leveranno rendendo il mondo una terra desolata, sommergendolo in un mare di sangue e fuoco che investirà e sterminerà i Fratelli tutti, ed i mortali:

E il mondo diverrà freddo
e cose immonde sgorgheranno dalla terra
e grandi tempeste rimpomberanno, il fulmine farà ardere i fuochi, gli animali si avveleneranno e i loro corpi, deformi cadranno..
Allora i nostri Antenati si leverranno dalla terra
Interrompendo il loro digiuno
Ci divoreranno tutti..
E questi ultimi giorni verranno chiamati
l' Era del Sangue Debole, che segnerà vampiri che non possono più Procreare,
e li chiamerete i Senza Clan,
che regneranno,
e li chiamerete i Selvaggi,
che ci cacceranno anche dalle terre più protette,
e saprete di loro dal risveglio
dei più anziani..
e coloro che divoreranno il sangue prospereranno
e la vitae sarà preziosa come diamante
Rifulge di nero il sole!
Rifulge di sangue la luna!
La Gehenna si avvicina.

Parola alcuna proferirono le scarlatte labbra, mentre il fioco bagliore delle candele andava a morire.


Evangeline E. Lenfort





Visione

Eravamo solo noi nell’oscurità della nostra dimora..avevo appena affondato i canini nel marmoreo collo di mia sorella Andraste..le mie azzurre iridi erano socchiuse mentre sentivo la sua Vitae fluire nelle mie vene mentre una sensazione di piacere mi stava avvolgendo, quando improvvisamente un’immagine si materializzò nella mia mente...una sorella cainita stava stringendo a sé un corpo apparentemente umano,poi sollevò la sua testa..il sangue le sporcava le labbra,le sue iridi avevo assunto un colore rosso acceso mentre lasciava la presa sulla sua preda che cadeva pesantemente al suolo..ora che l’aspetto di quest’ultima era visibile potei capire che si trattava di un fratello.. una solo sequenza di poche scene apparve in quei pochi istanti davanti ai miei occhi,il tutto durò solamente brevi attimi.Lasciai immediatamente la presa da Andraste scostandomi di scatto da lei fissandola con un’espressione visibilmente perplessa dipinta sul mio eburneo volto.Entrambe le mie sorelle mi guardarono stupite mentre rimanevo silente immersa nei mie pensieri cercando di trovare un significato alla visione appena avuta.Spostai infine le mie azzurre iridi sulla figura di Perfidia mentre mi avvicinai a lei “ dobbiamo recarci al tempio” un mormorio uscì con tono deciso dalle mie labbra ancora macchiate del sangue della mia sorella e senza aggiungere ulteriori spiegazioni sul momento mi allontanai da quel loco per far visita alla nostra Dea..l’unica che poteva darmi una risposta più chiara in merito alla visione che ero certa fosse un suo avvertimento…I nostri passi risuonavano nel silenzio che avvolgeva il tempio mentre ci avvinavamo all’altare in pietra in fondo alla sala principale…Lungo il tragitto avevo già spiegato tutto a Perfidia dunque preparammo tutto per il rito..la fioca e debole luce delle nere candele che accendemmo sull’altare ci illuminava i pallidi visi mentre arcane parole venivano proferite dalle nostre scarlatte labbra con sinistri mormorii che si spandevano per la sala.Infine l’Oscura Dea accettò la nostra richiesta mostrandoci la sua presenza..le fiamme improvvisamente si spensero tutte contemporaneamente mentre percepimmo chiaramente la sua presenza attorno a noi..una voce risuonò nelle nostre menti “L’Antica Jula” poi il nulla…l’atmosfera di prima scomparve,la Dea cessò di rivelare la sua presenza nel tempio a lei consacrato…Se ci aveva concesso tale visione,un motivo doveva esserci..restava a noi scoprire il perché….

Crystal



La regina Akasha
Ricercato

Avete mai visto un cainita avere paura? non conoscete Akasha davanti a lei anche il Diavolo scapperebbe.
Molti anni fa quando ancora ero un fancilullo me ne parlavano in continuazione [è la regina è la più antica di tutti i cainiti, solo i migliori entrano nelle su schiere lei conosce tutti lei ha dato origine a tutti noi...non trasgredire mai alla sua legge ricorda lei lo saprà]]io ho sempre pensato che fossero leggende, quanto mi sbagliavo e ora che un'essere senza volto mi cerca e manda i suoi discepoli per uccidermi che mi tormenta nei sogni vorrei non aver mai trasgredito quella prima regola che viveva in quelle terre:UN VAMPIRO NON DEVE MAI FAR SAPERE DELLA NOSTRA ESISTENZA.ma....io le feci e ora non sono sicuro che sia lei che mi cerchi...ma intanto fuggendo mi sono trovato in queste terre dove non devi nascondere chi sei e dove potrò contare sulla protezione dei miei fratelli...

Lestad



Stato di guerra
Si avverte qcosa nell'aria. Una energia, estremamente potente, che ebbi modo di percepire allorchè le nebbie calarono su questi luoghi. Sono giunto alla conclusione che tutto faccia parte di un disegno, studiato nei minimi dettagli da chissà quanto tempo, da Colei che non a torto potrebbe definirsi senza tempo.
Qcosa non consente però all'Antica di attaccarci su queste terre, qcosa che probabilmente gli antichi che ad essa sopravvissero riuscirono a comprendere. E' probabile quindi che ella cercherà di farci uscire allo scoperto. Dobbiamo trovare informazioni dettagliate, che ci consentano di capire ove il suo corpo sia materialmente. Chiunque abbia notizie è tenuto ad informare i fratelli. Chiunque sia sospettato di agire contro la "famiglia" nascondendo qcosa al riguardo per scopi personali, sarà distrutto..nn c'è tempo per processi siamo in tempo di guerra e la risoluzione dei problemi deve essere rapida. In questo momento, le questioni politiche e le eventuali controversie relative al potere, saranno considerate destabilizzanti, allorchè la nostra stessa estinzione è reale minaccia è a questo grave problema che dovremmo dedicare le nostre energie.

Brandon Allen



I knew all the rules but the rules did not know me
guaranteed..





Grazie Serafin *_*