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7 - [TORRE OSCURA] Il Portone non si aprirà per te, Ruaridh.

Ultimo Aggiornamento: 30/11/2012 10:32
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[Dominio I - Suzione] Nianna, Ruaridh - 27 Novembre 2012

RIASSUNTO

Nianna è nell'Atrio della Torre Oscura presso l'uscio. Anche se sembra immobile, in realtà e a caccia di ogni anelito di vita percepibile grazie ai suoi sensi al di la del vetusto portone. Ruaridh, che percorre proprio la strada davanti alla Torre, viene blandito sull'uscio aperto dalla Cainita. Pur con una certa diffidenza, basata sul fatto che "le donne della cittadella sembrano non temere alcun che", Ruaridh segue Nianna all'interno della Torre e quest'ultima non esita a chiudere alle spalle dello Scozzese, la via di fuga. I due loschi figuri non hanno molto da dirsi. La comunicazione pecca già sulle presentazioni. Nianna cerca di disarmare Ruaridh e non ci riesce. Ruaridh le ingiunge di aprire la porta, Nianna non prende nemmeno in considerazione la questione e invece lo domina, ordinandogli di non muoversi. Nianna si nutre dello Scozzese per 4 turni e lo lascia poi, svenuto (ma non incaprettato eh?) e privo di spada, sul suo letto. L'ultimo pensiero della Cainita è che sicuramente la Sposa saprà cosa si deve fare coi resti della Cena...

COMMENTO

Dato che la mia ultima role con Nianna si era concluso in modo a dir poco sanguinoso, mi sono sentita in dovere di avvertire OFF il player di Ruaridh che entrare nella Torre Oscura poteva essere qualcosa di completamente differente che la frequentazione di una beaty farm.
Il player, che ringrazio, ha accettato la sfida.

RICHIESTA MODIFICA PUNTEGGI

- Nianna usa Dominio I ( -1 punto sangue)
- Nianna si nutre per 4 turni ( 4 turni x 4 punti sangue = recupera i 5 massimi)
- Ruaridh perde 20 punti salute per ogni turno di suzione in totale 80.
- Ruaridh quantificazione turni di riposo e cure (in carico al master).

RICHIESTA APPROVAZIONE

- Ruaridh giace nella stanza da letto di sinistra dell'atrio della Torre Oscura.
- Ruaridh non conosce la runa di sblocco del Portone.

Grazie.

(Richiesta fatta a Master Ka - Approvato Master Midnight)
[Modificato da Nianna 30/11/2012 10:32]

Nianna
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GDR PLAY


RUARIDH [esterno] Solo il rintocco di un sasso che rotola, calciato da uno stivale nell'ombra, preannuncia una presenza umana negli oscuri antri lasciati vuoti dalle bancarelle semirichiuse. Ormai solo qualche fiaccola e due torce ad illuminare quelle merlature che solo di giorno ha potuto ammirare in tutta la loro potenza e che, confuse nell'ombra del meriggio, sono rischiarate dalla luna che come un occhio osserva lo scozzese. Il volto costretto nell'antro di tenebra formato dal profondo cappuccio si solleva verso l'alto per un istante, dove la linea di luce e ombra si intreccia, dove le pietre squadrate e solide dei palazzi nobiliari, fanno da sfondo a quella porzione di città. Indossa i soliti abiti da viaggio di ottima fattura, ma troppo logori per dare una parvenza di nobiltà. Quando sfila accanto al portone della torre si ferma, nell'ombra un suono sordo...sembra il mugolio di un animale...che forse con la luna del cacciatore si da da fare per procurarsi da vivere un giorno in più. Non da troppo peso alla cosa. L'acciaio resta dormiente nel fodero ben oliato, legato alla schiena in modo che l'impugnatura superi in altezza la spalla destra di una spanna. Sospira e affonda la mano destra nella tasca dei pantaloni...ne afferra il ramoscello di liquirizia che ha trovato su uno dei banchi del mercato e lo porta alla bocca cominciando a masticarlo lentamente.

NIANNA [Atrio] E’ affamata. Non tanto da perdere il controllo ma abbastanza perché i suoi sensi siano affilati e precisi nell’individuare ogni forma di vita, siano tesi al massimo. E’ ferma nell’atrio della Torre. E’ ferma in piedi davanti al vetusto portone. Non ha molto addosso. Solo la sua camicia nera che è abbastanza lunga da coprirla fin quasi alle ginocchia ma le lascia scoperta buona parte delle gambe, lunghe, flessuose e tornite. L’inganno di vanità mortale la rende bella. La Morte stessa la rende più bella di quanto mai sia stata in Vita. Una Vita corta. Una giovane vita che Iris ha spezzato dopo un premeditato progetto. Nianna è in caccia. E se il lettore attento avesse dei dubbi, dato che Ella rimane immobile, senza nemmeno un battito di ciglia, dietro al legno massello del portone della Torre, dovrebbe considerare che l’Eterna Dannazione consente a Nianna di cogliere ogni anelito vitale, dietro quel sipario. E che lei è li, ora, per carpirne ed eventualmente blandirne uno. Un battito di cuore forte si palesa ai suoi sensi addestrati alla caccia. E’ appena fuori dal portone. E’ un uomo. E’ vigoroso. Nianna sorride tra se e se. Ha imparato quasi subito a distinguere il canto dei cuori: una falena agitata quello dell’infante, una danza aritmica quello della fanciulla che palpita d’amore, regolare e cupo quello del guerriero. Lentamente la sua mano destra si pone di fronte al legno e genera il simbolo della runa di sblocco. Lo aprirà lentamente verso l’interno. E lascerà che la luce della luna la ricopra di argenteo riflesso. [Tenebra I – Veggenza I]

RUARIDH [esterno] Quando la lingua sfiora il cuore del ramo di liquirizia, una fragranza speziata si irradia nella bocca, sapore di posti lontani, ben lungi dalle bettole che puzzano di vomito e birra nel nord. Non ha la minima idea della cacciatrice al di la di quelle porte. Lo sguardo si assottiglia e due lame azzurre prendono a splendere lucide alla luce della luna.. non vi è nulla in quel luogo nulla, eppure il silenzio sembra familiare. Prende a muoversi di nuovo masticando lentamente donando le spalle all'alta torre che con la sua ombra, proietta la sua minaccia sulla città eclissando il grande occhio pallido sul trono celeste. Due passi, soltanto due per rendersi conto che lì non vi era mai stato.. nemmeno di giorno, non era mai riuscito a vedere quella parte di mura e subito un brivido gli percorre la schiena, un bacio freddo notturno ma non di paura...ma di smarrimento...quella sensazione che lo ha tenuto in vita per anni dalla fuga. Poggia la mano destra sulla parete della torre costeggiandone la circonferenza fino a quando non riesce ad avere una chiara visione della parte illuminata. Un mezzo sorriso compare sul volto, raro spettacolo persino per le highlands.

NIANNA [Atrio – Portone Aperto] Si lascia guardare in tutta la sua interezza. Dai piedi nudi che sembrano essere ignari del freddo pungente della Notte appena calata sulla Cittadella. Su per le caviglie sottili, che sembrano fragili e sul punto di spezzarsi che invece sono solide come l’acciaio. E sempre più su fino a dove la coscia si perde nella camicia di seta nera di splendida fattura. E’ magra ma femminile in tutte le forme che l’umana vanità e la fortuna di poche, vorrebbe rotonde ed invitanti. Due occhi verdi come un bosco carico di rugiada sono incorniciati da un ovale perfetto. I suoi capelli rossi con riflessi mogano, lasciati liberi in onde perfette, sembrano avvolgere il suo corpo come la spuma avvolge gli scogli. O come l’anaconda la sua preda. Si appoggia sullo stipite del portone portando le mani dietro la schiena. Alza appena il piede destro, che lascerà poggiarsi sempre sullo stipite, come se fosse casuale quel gesto. E non frutto di premeditate poco edificanti attenzioni. Scapperesti Scozzese se fossi appieno cosciente di quale tipo di lussuria può offrirti ora la Dea della Notte. I sensi tesi di Nianna percorrono l’intero cosmo dell’uomo che le sorride. Mentre il suo sorriso lo ringrazia a sua volta, non emettendo alcun suono (ne di invito ne di rifiuto), l’odore di lui, il suo battito del cuore si scolpisce nel marmo granitico della memoria della Cainita. Non importa se ora dovesse perderlo lo riconoscerebbe tra mille. Lo caccerebbe ovunque. Ha l’eternità per farlo. La mano destra lascia le sue terga e lo stipite per protendersi verso lo Scozzese. Le dita di Nianna si aprono e si richiudono lentamente per invitarlo ad avvicinarsi. Essere costretta nel corpo mortale di una femmina le da un’indiscutibile vantaggio sulla lascivia umana. [Tenebra I – Veggenza I]

RUARIDH [ esterno] Solo ora si rende conto di essere in presenza una donna mezza nuda che sembra uscita da quella che sembrava un presidio di difesa. Inarca appena le sopracciglia lasciando lo sguardo scivolare sul corpo della donna come a coglierne, oltre le femminee forme anche a studiarne l'abbigliamento. Si guarda intorno quando nota il gesto della mano della femmina, invito che lo stranisce e lo incuriosisce al contempo. Si avvicina di mezzo passo fermandosi innanzi alla donna...'' dici a me? '' il tono baritonale fuoriesce dall'antro del cappuccio, il mento si solleva appena e il volto viene illuminato da un fascio di luce lunare, che agli occhi dell'immortale non darebbe alcun ausilio per poterlo scrutare nelle condizioni di tenebra in cui è …e di nuovo lo sguardo a sondarle il corpo, una carezza fugace , non lasciva.. ma incuriosita innanzi a quello spettacolo..'' hai bisogno di aiuto? '' domanda.. più per capirne le intenzioni che per spirito di umanità. Sul volto e nel tono della voce non compare nulla, nessuna espressione...nulla se non il freddo vuoto di un volto indurito precocemente.

NIANNA [Esterno – Portone Aperto] Esiste un momento nella vita di ognuno di noi, che guardato a posteriori e con il senno di poi, ci porta a dire *se non lo avessi fatto*. Solitamente è un momento di rimpianto. Solitamente è il riconoscere un errore, la maggior parte delle volte madornale. Ma nell’istante in cui persegui il tuo errore, è l’ebrezza dell’euforia che ti si concede come la più esperta delle meretrici, che muove i tuoi intenti. Salvo poi presentarti il conto. Salato. Quel mezzo passo potrebbe essere quel momento per Ruaridh. Nianna non si serve certo della luce lunare, per rimirar lo Scozzese. Si serve invece dei suoi sensi che canalizzano nei suoi occhi anche la più piccola increspatura del vestito. Che palesano alla sua memoria la trama stessa di ogni sua fibra. Noterebbe di sicuro l’elsa della spada che gli spunta dalla spalla destra. Lascerebbe allora lo stipite, portandosi in avanti con movenze leggere e silenziose come quelle di una farfalla, accorciando le distanze quel tanto che permetta a Ruaridh di sentire il suo profumo. Fiori bianchi. Se questa manovra le riuscisse probabilmente i loro corpi si troverebbero ad una distanza di 50 cm. E se ancora potesse approfittare della fortuna, lascerebbe che il suo sguardo si abbassi verso i piedi di lui e con i toni vellutati di una lirica notturna, allora e solo allora risponderebbe: “Vorreste farmi compagnia, Cavaliere? Sono a casa da sola e la notte è appena iniziata”. [Tenebra I – Veggenza I]

RUARIDH [ esterno] Quella donna che sembra essere il sogno di ogni maschio che fantastica nel dopo sbronza...sembra essere stata vomitata davvero dal nulla.. e come qualcuna qualche giorno prima anche questa si avvicina senza timore ad un uomo armato, incappucciato e anche abbastanza imponente da poter intimidire più di qualche soldato. China il capo di lato socchiudendo le palpebre non dice nulla, e mentre i pensieri viaggiano da un estremo all'altro, dalla stranezza di quella situazione e dalla possibilità di infilarsi nelle sue coltri, sposta lo stecco di liquirizia grezzo da un angolo all'altro della bocca. '' Non vorrei offenderti..'' mormora ..'' ma non ho soldi con me...'', il tono è ancora neutro come di chi cerca risposte nonostante l'evidenza ...forse adescare uomini e farli sentire importanti per un lavoro più che una vocazione. Inspira profondamente e alle narici giunge l'odore della donna, chiude gli occhi e le sorride...'' e non sono un cavaliere...'' china il capo per colmare la differenza di altezza e schiude le palpebre puntando lo spettro azzurro delle iridi sul suo volto...porta la mandritta al collo facendo sfilare via il cappuccio sulla nuca. Una cascata di capelli ricci scivola verso il basso riplasmandosi e adattandosi al capo e alle spalle.

NIANNA [Esterno – Portone Aperto] Se lo Scozzese fosse subacqueo certificato in modernissimi e a divenire tempi, saprebbe che se qualcosa sembra non avere paura di te, probabilmente ha ragione di non averne. Forse il pesce scorpione ha paura dello squalo? E Nianna certo non ha paura ma sete. Sete profonda che trattiene solo grazie al suo Immortale allenamento. E non c’è somma che possa appagare quella sete, come giustamente parrebbe suggerire l’incauto avventore. Nianna allora alzerà lo sguardo per portarlo dentro al suo; lui stesso ha colmato la distanza che li divide sia col movimento del capo sia ammainando il cappuccio sulle spalle. “Non è il vostro denaro che ambisco stanotte” risponde e lo direbbe con quanto più pathos il sotterfugio della sua antica dannazione, riesca ad imprimere al suo timbro di voce. Le pupille nere e liquide che forano le sue verdi iridi, vorrebbero confermare quanto il suo verbo va vaniloquiando. La sua mano destra ora si porterebbe sul braccio sinistro dello Scozzese, e se questo le riuscisse, imprimerebbe sulla stoffa del mantello una carezza lenta e calda (un calore frutto di tenebra e non figlio della sue membra in decomposizione) che concluderebbe la sua corsa, permettendo al suo copro di staccarsi da lui, per girarsi e volgergli le spalle. Senza alcuna movenza insidiosa ma invece regale, dirigerebbe i suoi passi nuovamente verso l’Antro Oscuro che è l’Atrio della Torre. [Tenebra I – Veggenza I]

RUARIDH [ estero ] Resta ancora sulla soglia di quella torre, stranito dai gesti di quella femmina che sembra volerlo come compagno di letto, almeno per quella notte. La tenebra dell'atrio non fa eco...non sembra che ci sia qualcuno a sussurrare per poter assalire lo scozzese. Quando sente la donna sfiorargli il braccio, la guarda insistentemente in volto cercando di conficcare lo sguardo nel suo. Non ne capisce le reali intenzioni.. e di sicuro l'idea di scontrarsi con l'oblio è molto più forte di ogni preconcetto o timore. Avanza seguendo la donna...non la guarda però.. istintivamente solleva il capo come se s'aspettasse di vedere la torre come un cilindro cavo proiettato verso la luna...'' fammi indovinare..'' fa una pausa tornando a guardarla...'' non mi temi '' ....allo scozzese frulla sempre la stessa domanda in testa sulla pazzia delle donne del posto.. o sulla loro incomprensibile capacità di governare la paura. Varca la soglia guardandosi intorno, e mentre le pupille si dilatano per adattarsi all'ombra più intensa dell'atrio sente il proprio cuore cominciare a battere più forte, un tamburo da guerra che detta il ritmo di ogni proprio movimento.

NIANNA [Atrio] L’atrio è fiocamente illuminato ma rischiarato. Uno dei succubi della Sposa tiene sempre le candele accese ma in posizione tale per cui queste non possano dare fastidio agli Immortali. Al centro dell’atrio c’è ancora il divanetto, sui cui Ithilbor l’ha ricevuta la prima volta ma null’altro. Ai lati dell’Atrio, due porte diametralmente opposte che portano alle camere da letto degli Ospiti. Nianna chiude il Portone alle spalle dello Scozzese, l’esaltazione ora la pervade. Lo fa con gentilezza ma con assoluta accuratezza. *Per me si va nella città dolente, per me si va nell'eterno dolore, per me si va tra la perduta gente…* reciterebbe ora la Cainita se Dante fosse orsù nato e avesse già scritto il suo poema. Si porterà invece alle spalle dell’umano e con entrambe le mani andrebbe a toccare le braccia di Ruaridh poco sotto le spalle. Se questo le riuscisse, poggerebbe anche la testa sulla sua schiena lasciando che la sua guancia sinistra aderisca alla stoffa ruvida del mantello “Non vi temo Ser…?” dubiterà nel parlare come se andasse a cercare il suo nome tra i ricordi “Dovrei? Mi farete male?”. E’ solo celia spinta la domanda di Nianna. La verità impura e violenta è che potrebbe essere lei la vera fonte di dolore. La Cainita percepisce il cuore dello Scozzese in preda alla furia: che sia lussuria o che sia paura non le interessa. Ne anela ogni tonfo, ne desidera ogni rintocco. [Tenebra I – Veggenza I]

RUARIDH [ atrio] Temeva di trovare la bestia all'interno della torre.. ma quella lo ha invitato ad entrare, ammantata di lussuria e malizia. Sente il tocco della femmina e un sorriso compare sul volto, la sente alle proprie spalle...simile ad un animale che da il primo morso solo per assaggiare la carne della preda...china il capo e respira lentamente trattenendo a tratti il fiato solo per poter recuperare dall'adrenalina che comincia a fluire nelle vene...'' no..'' ruota appena il viso verso di lei cercando di guardarla da sopra la spalla sinistra. Muove i primi passi al centro dell'atrio, più per staccarsi da quella presa che per osservare il posto, odia sentirsi preda.. e quel posto gli sembra assolutamente una delle gabbie peggiori in cui si è infilato. '' gradirei del vino.'' e si volta di nuovo verso di lei accennando un sorriso appena velato dalla barba che ricopre i lineamenti mezzi scozzesi e mezzi spagnoli..'' come mai una padrona di casa.. di questa casa...del tuo calibro...resta sola di notte? '' il colore della voce diventa più partecipe, rassegnato a giocare ancora una volta su un terreno non adatto a lui. Si limita a colmare di nuovo la distanza tra loro e a fissarla negli occhi, nella speranza di potervi leggere traccia di emozione e di intenzioni.

NIANNA [Atrio] Appena il corpo dello Scozzese si scosta dal suo, i suoi sensi impegnati nel pregustare il magma del suo sangue, subiscono una scossa dolorosa. Proverebbe stizza e rabbia se quel sentimento umano le fosse ancora disponibile. Ma non è così. Nulla può trasparire da quel volto morto se non l’inganno che Ella tesse, con magistrale perizia per rendersi appetibile. “Non abbiamo vino.. Ne birra Ser. Mia Zia è uscita a Caccia di Lupi” si inventerà così, li per li, facendo spallucce in un gesto fanciullesco. Se potesse ora colmerebbe nuovamente la distanza che li separa, senza fatica per convincere il suo corpo a muovere nuovamente nella sua direzione. Si porterebbe proprio davanti a lui. Vicina. Se fosse abbastanza fortunata, sarebbe così vicina da tendere le braccia per cingergli il collo, per offrire il suo viso e le sue labbra. Avidità da contatto. Ingordigia. Possesso. Se l’abbraccio le riuscisse sarebbe fin troppo attenta a non stringere troppo. Non è il dolore che cerca di risparmiargli ma la consapevolezza che la Forza del Sangue di Iris, potrebbe facilmente spezzargli il collo. Intende restare agli occhi e ai sensi dell’umano, una creatura da possedere e da comandare. Vuole che Lui si senta al sicuro: infondo è armato della sua spada mentre lei (agli occhi di lui) dovrebbe apparire munita solo di ingenua connivenza. [Tenebra I – Veggenza I]

RUARIDH [Atrio] Ormai le ha viste tutte e per questo non si fida di quella ragazza troppo simile a colei che cerca tra gli oscuri vicoli...le giovani fanciulle non aprono le gambe se non con la promessa di ricambiare un minimo di sentimento. Accetta quella sorta di abbraccio e china il capo per poterla guardare negli occhi..'' Non ho capito il tuo nome...'' mormora con un filo di voce ma tu mi ricordi tanto una ragazza che ho conosciuto qualche notte fa ..'' deglutisce e abbassa il capo per poter poggiare la fronte contro quella del vampiro, ne respirerebbe il fiato se Nianna ne fosse alimentata. Sente la pressione delle sue mani addosso, è una sensazione strana.. di forza, di passione eppure sembra quasi un giogo calato dal momento in cui ha chiuso le porte esterne...'' anche lei non aveva paura...anche lei non temeva nè me nella mia spada...nè nessuna creatura che abita il bosco...il volto da bambola e la mente fredda come quello di un ufficiale...'' alza ambo le mani nel tentativo di poggiarle sui fianchi della vampira, se ella lo permetterà serrerà appena la presa chinando il capo di lato come se la stesse annusando.

NIANNA [Atrio] Lascerà che la fronte di Ruaridh tocchi la sua. Se il cuore di Nianna battesse ancora di propria volontà e non spinto dal sangue Dannato, che ora lo costringe a pompare qualche colpo a vuoto, sarebbe all’unisono con quello delle Scozzese. Ascolta ogni minima parola naturalmente. I suoi sensi allertati non le permetterebbero il contrario. Ma diciamo che il suo interesse per gli incontri notturni della sua preda rasentano un numero infinitesimale compreso tra zero e meno di zero. Lascerà che le mani di Lui le stringano i fianchi, permetterà che il capo di lui si sposti di fianco. Un inatteso regalo che potrebbe accostarsi alla fortuna di un Natale anticipato. *Resta concentrata*, penserà silenziosamente nella sua mente. “Mi chiamo Lucrezia” mormorerà con infinita passione all’orecchio di Ruaridh, ora così pericolosamente vicino alle sue fauci e lo farà rilasciando anche un refolo di aria calda dalla bocca (giusto per non sembrare un posacenere non svuotato da troppo tempo). E se i sensi e la sete di Nianna, sono ormai profondamente invaghiti del Sangue che scorre impetuoso nell’Umano, la mano destra vorrebbe invece guadagnare la chioma dello Scozzese e se questo le riuscisse, la afferrerebbe come nell’impeto della passione che divampa. Contemporaneamente la mano sinistra impugnerebbe saldamente l’elsa della spada che spunta dalla spalla destra del Suo Improbabile Amante e adducendo a tutta la velocità e forza a lei permessa dalla sua razza, la estrarrebbe dal fodero ben oliato per poi portarla al lato esterno sinistro del suo corpo, 20° circa dietro le sue proprie spalle, inclinata di 45° verso il pavimento. [Tenebra I – Veggenza I - Celerità II – Vigore Passivo II]

RUARIDH [atrio]...Sarebbe piaciuto alla vampira avere carta bianca.. ma le mani sui fianchi non erano un gesto casuale. Non appena sente che la donna tocca l'impugnatura della spada tende ambo le braccia in avanti per sospingerla all'indietro e allontanarsi da quel contatto. Anche se fosse stato immobile, difficilmente avrebbe potuto estrarre la lunga passando con il braccio oltre la propria spalla sia per la posizione troppo ravvicinata, sia per la mole dello scozzese. Ambo le mani sospingono imprimendo egual forza nel tentativo di distanziarla...ma non ritenendola un pericolo imminente non farà nessun gesto per sguainare la lama...'' mai toccare le armi di un guerriero...'' il tono è cupo e gutturale, l'espressione fredda si è tramutata in un istante in qualcosa di completamente estraneo, lo sguardo è fisso sul volto della femmina...e l'attenzione sembra proiettarsi oltre lei...'' chi sei? '' mormora con tono gutturale sporgendosi appena in avanti e piegando le cosce per imporre anche visivamente la propria massa e per abbassare il baricentro del corpo.

NIANNA [Atrio] Il Fato non le è venuto incontro stanotte. La sua mano sinistra perde la presa sulla spada. E volontariamente rilascia la chioma di Ruaridh, che teneva strettamente avvinta con la mano destra; lo fa per non procurargli dolore, che potrebbe allarmarlo più di quanto già non sia. I sensi sviluppati di Nianna, notano la sua posizione elastica, pronta a scattare. La sua espressione dolce verrà subitaneamente tramutata in una maschera di ghiaccio. Senza espressione, senza umanità. Gli occhi della Cainita andrebbero ora a sfidare, senza emozione, quelli che lo Scozzese posa nei suoi e se questo contatto rimanesse acceso, Nianna richiamerebbe a se il Potere dell’Incanto di Volontà. Allargherebbe appena le braccia per dimostrargli di non celare alcuna arma. E l’evidenza non potrebbe che essere trasparente quasi quanto la sua camicia: “Sono una a cui le armi non piacciono SerSenzaNomeArmatoInCasaMia”. E nonostante le parole possano essere considerate dure, il suo tono non lo sarà affatto. Manterrà invece tutta la malia che Tenebra possa donargli. [Tenebra I – Veggenza I – Dominio I (1/2)]

RUARIDH [atrio] Sostiene lo sguardo di Nianna...come una falena diretta verso il fuoco, è abituato ad affrontare nemici di forza.. e non con capacità sovraumane...Lo sguardo sembra rilassarsi leggermente anche se i muscoli sono tesi come prima di una battaglia. Ma due cose giocano a sfavore dello scozzese, sottovaluta quella ragazza minuta e non conosce nulla dei suoi poteri. Sospira leggermente facendo scemare la rabbia, ma sente il cuore battere forte, l'adrenalina lo rende più freddo e lucido.. e quella situazione è talmente contorta che non riesce a venirne a capo..'' sei tu che mi hai invitato qui dentro....e ora sei tu che m farai uscire..'' il tono è freddo e distaccato.. ma non vi è traccia di paura o di esitazione, soltanto la cinica consapevolezza di essersi messo nei guai. Quindi sostenendo lo sguardo di Nianna si avvicina lentamente a lei...'' non credo sia la sera giusta per conoscerci meglio...'' mormora con un filo di voce indicando con un cenno del viso la porta dalla quale è entrato..'' quindi eviterò di disturbarti oltre...'' la mano destra guantata si serra appena e si rilassa facendo stridere la pelle in un sibilo sinistro che risuona d'eco in quella sala.

NIANNA [Atrio] Il Portone non si aprirà per te Ruaridh. Sarebbe questo che il Fato probabilmente sentenzierebbe, se avesse una voce. Gli occhi di Nianna restano avvinti a quelli dello Scozzese mentre l’Incanto di Volontà procede inesorabile con l’annullamento di ogni determinazione cosciente dell’Umano. Se Dominio potesse essere paragonato ad un suono, sarebbe sicuramente simile ad un’unica nota di bassa frequenza, atta a destabilizzare ogni equilibrio, facendo rimbombare i timpani. Nianna ormai è in preda alla sete più cieca. Usare il suo potere di Convinzione Coercitiva, continuare a tessere L’inganno di Vanità Immortale e i Sensi Allarmati, tutto questo la rende ciò che più lontano si possa descrivere da una dolce fanciulla. Si avvicinerà nuovamente a lui. Lentamente e inesorabilmente. Senza mai perdere il contatto con quegli occhi azzurri che forse finora nemmeno aveva notato, tanto era concentrata su quel cuore meravigliosamente vivo. Così parlerà. Con una voce pericolosamente vicina al suono poc’anzi descritto. E solo un Comando sarà il suo verbo: “NON MUOVERTI”. [Tenebra I – Veggenza I – Dominio I (2/2)]

RUARIDH [atrio] Continua ad avanzare mentre ingenuamente cade nella trappola dell'immortale. Il suo unico desiderio è quello di uscire da quella stanza, non vuole usare la forza contro una donna ma nonostante tutto la volontà che lo ha sempre condotto lontano ora è in balia della vampira. Mentre sta per muovere un altro passo, giunge il comando di Nianna, niente avrebbe potuto fermare lo scozzese tranne che quella sensazione, il vuoto e la volontà di non muoversi, a stento sembra che i muscoli intercostali continuino nel loro lavoro. Quando si rende conto di ciò che succede.. è fermo come una statua di marmo, probabilmente non pesante abbastanza.. ma grossa a sufficienza per essere esposta con orgoglio in qualunque sala del trono. I muscoli si irrigidiscono e non per torpore sente che è tutto ciò che vuole fare...è la sola cosa che vuole fare ora.. restare fermo e immobile mentre osserva Nianna avvicinarsi. Il cuore pulsa violentemente e la rabbia sembra accumularsi nel petto ricordandogli di non essere morto.. non ancora, in attesa dell'inevitabile scelta che farà la vampira.

NIANNA [Atrio] Nianna è in piedi davanti a Lui ora. Alzerebbe le braccia per portare la mano destra ove il mantello si allaccia sotto il capo. Se il Fato le concedesse di afferrare la stoffa, lo farebbe con tutta la velocità in suo possesso e con altrettanta forza, strapperebbe il mantello da quel collo che desidera più di qualsiasi altra cosa. Lo lascerebbe cadere ai loro piedi, dimentica della sua esistenza nel momento stesso in cui smette di essere un possibile baluardo alla sua sete. Contemporaneamente la mano sinistra andrebbe nuovamente a guadagnare la folta chioma dello Scozzese e cercherebbe di piegare leggermente ma con forza brutale la testa di Lui, verso la spalla (//direzione sinistra di Nianna, destra di Ruaridh). Non c’è mai stata pietà, ne lussuria ma solo sete mentre le fauci di Nianna si spalancano e affondano, nel collo dell’Umano con la stessa facilità con cui un coltello caldo fenderebbe il burro. La prima ondata di Sangue, irrompe nella bocca della Cainita come una folata di Primavera. Una Primavera ingorda che in realtà mira all’Estate. [Tenebra I – Veggenza I – Celerità II – Vigore Passivo II - Suzione 1° Turno]

RUARIDH [atrio] Ormai ogni abilità della vampira è superflua su un corpo che è stato vinto dal dominio dei morti. Ha ricevuto molte ferite durante gli anni e i segni delle battaglie sono vergati a forma di cicatrice su tutto il corpo.. ma per la prima volta sente qualcuno affondare i denti nella propria carne...cervello, cuore e corpo reagirebbero in tre modi differenti se ne avesse la possibilità il corpo vorrebbe reagire, il fascio di muscoli sotto la pelle freme e scalpita, vorrebbe allontanarsi da quella situazione e reagire combattendo...ma il corpo è pesante...macigno di sabbia pronto a sgretolarsi tra le fauci di Nianna. La mente è combattuta tra l'oblio e l'orgoglio...vorrebbe morire combattendo, brandendo la spada del proprio maestro.. ma il torpore comincia a creare una sorta di dipendenza da quel gesto cominciando a trovarlo decisamente e dannatamente piacevole....il cuore...ormai non lo ascolta da tempo, non gli suggerirebbe nulla se non quella di abbandonarsi a ciò che sta succedendo per accogliere la meritata nera signora.

NIANNA [Atrio] I sensi di Nianna le suggeriscono che il Corpo dello Scozzese si sta abbandonando al suo bacio. E Tenebra lentamente sta abbandonando Lei, rivelandola solo per quello che è: un cadavere putrido ben oltre la decomposizione delle carni, un predatore spietato, un demone rivestito di seta. Sugge ancora Nianna da quella ferita ormai ostentatamente aperta. La giugulare di Ruaridh sta donando il Sangue al massimo della sua portata ma la Sete Immortale della Novizia, la sua Avidità e Ingordigia, sono perfettamente in grado di tenere testa a quel flusso impetuoso. Vorrebbe essere più potente, vorrebbe avere il Potere ora di instillargli dei ricordi piacevoli magari suggerendo alla sua memoria l’epilogo che lo Scozzese aveva previsto potesse ottenere da una bellissima donna mezzo svestita. Ma è questo l’impiccio: non è abbastanza potente. Iris poteva farlo. Iris lo faceva. Anche questo pensiero scivola via però, mentre Ella continua a bere e bearsi della sua Preda. Ci penserà Ithilbor. La Sposa deciderà il futuro di quell’Uomo. [Veggenza I - Suzione 2° Turno]

RUARIDH [atrio] Sangue, tutto ciò che ha visto come forza...tempra, alla stregua di sudore e dolore dei muscoli.. ora fluisce dal corpo andando ad alimentare Nianna che sembra berne in quantità. I fiotti copiosi sospinti dal possente battito che continua ad alimentare lo scozzese, che seppur in quiete nel corpo sente l'animo squarciarsi tra l'orgoglio ferito e il piacere estremo di quel gesto che lambisce profondamene le sponde dell'anima. Non prova dolore, non prova nulla.. se non quel piacere simile al caldo risveglio accanto ad una donna. Non prova nulla, in balia dei propri pensieri, confusi.. distorti in qualcosa che non è sogno.. ma nemmeno realtà, sensazione simile alla febbre alta o alla sbronza prima dell'ultimo bicchiere... vorrebbe che smettesse eppure che continuasse per sempre. Un sibilo viene avvertito nelle orecchie, probabilmente il calo improvviso di pressione sanguigna comincia ad incidere sulla capacità dello scozzese di rimanere lucido, lo spazio che riesce a mettere a fuoco innanzi a sè si colora di bianco.. come se miliardi di fiocchi id neve cadessero dalle pareti e dal soffitto in un caos che non sembra avere alcuna regola apparente.

NIANNA [Atrio] Non smetterebbe mai. Ma imparare a nutrirsi senza uccidere la propria preda è stato il primo degli insegnamenti di Iris. Stranamente Iris non le manca. Quando ancora era Umana credeva l’avrebbe amata per sempre ma privandola dell’Umanità, Iris si era preclusa quell’amore di Nianna e si era guadagnata solo la sua devozione. Quella che di deve al proprio creatore. Ma nulla più. Iris la Bella, l’Incantatrice. Nianna non riesce a smettere di bere. Ancora un sorso. Si i suoi sensi dicono che Ruaridh ce l’ha può fare. Ha un corpo forte e molto bello. La mano di destra di Nianna si impegna infatti in un’esplorazione del torace dello Scozzese, fermandosi in principio dove il Cuore combatte ancora la Consunzione del sangue, per poi portarsi a saggiarne i muscoli. La Malia del Sangue è sempre un arma a doppio taglio. Giace piacevolmente la Preda tra le braccia del Predatore ma anche il Predatore ne è avvinto. [Veggenza I - Suzione 3° Turno]

RUARIDH [ atrio] Non può nulla.. è un manichino di carne assoggettato al potere di quel gesto, non può nulla se non continuare a respirare e continuare a lottare contro quel piacere che lo sta conducendo all'oblio. Percepisce il tocco di Nianna, simile alla carezza del vento freddo sulla pelle arroventata, effimero eppur tangibile in quell'estremo gesto di passione che gli sta concedendo e che sta pagando con la linfa vitale. Sente il battito rallentare e gli occhi che fissavano il vuoto ora si chiudono come per cercare di risparmiare le forze che ancora alimentano il respiro. Ai propri piedi, il mantello strappato dalla foga dell'immortale...e sulle spalle il peso della spada che sembra allontanarsi sempre più dalle proprie mani...come se fosse l'istintiva ancora che lo ha tenuto in vita in ogni battaglia. Probabilmente non avrebbe la forza di reagire.. nè la volontà.. è intossicato dal piacere masochistico di dar piacere a lei...di donarle la propria linfa non in un gesto d'amore...ma solo di accondiscendenza di una preda che smette di combattere. Così le forze vengono meno, gli occhi privi di luce si rifugiano in un mondo sospeso tra il sogno e la realtà...tra l'oblio e la vita...non avverte più il proprio corpo.. e proprio nel momento in cui capisce di poter ancora resistere si abbandonerà all'abbraccio freddo del pavimento. Ambo le ginocchia urteranno al suolo con un tonfo sordo.. e poi più nulla...viso sul freddo dell'atrio l'abbraccio della confortante e ristorante oscurità.

Gli occhi dell'Antica sono su di Voi...

NIANNA [Atrio] Un ultimo sorso. Questo sarebbe l’unico pensiero di Nianna. Ancora, l’unico vero credo. E ancora si disseterà. Un ultima volta. Ruaridh ormai è allo stremo delle forze. Si distaccherà quindi dalla sua giugulare con indicibile sforzo. Un rantolo protruderebbe dalla sue labbra insanguinate come una lama di fuoco, inciderebbe le carni di un condannato. Non gli permetterà di ferirsi ulteriormente mentre Ruaridh sviene sull’impiantito dell’Atrio. Lo accompagnerà sostenendolo, di modo che al Danno che Ella stessa gli ha procurato, non se ne aggiunga altro. Si piegherà nuovamente sul collo di lui, oscenamente ferito. Aprirà le sue fauci un’altra volta, su quella giugulare che ora non zampilla più ma ancor gorgoglia. Con la lingua estrusa dalle sue orrende fauci giallastre, passerà sopra la ferita. Il miracolo della chiusura l’ha sempre meravigliata. Nulla più si sarebbe in grado di scorgere in quel punto. Ma la Notte sta volgendo al termine. Ithilbor sta per tonare a casa. Nianna solleverà quindi il corpo dello Scozzese, passandogli le braccia alternativamente sotto il collo e sotto le ginocchia. Lo farebbe richiamando tutta la forza che ora è supportata dal Sangue che Ruaridh le ha donato. Si dirigerà quindi verso la camera da letto di sinistra, e sul primo letto, delicatamente poserà l’Umano. Gli toglierà quindi la spada e la porterà seco perdendosi nel buio della Torre. [Veggenza I – Vigore Passivo II – Suzione 4° Turno]

Continuo a guardarvi...[GDR END]




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28/11/2012 10:37
 
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