Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

[BIBLIOTECA] {Ancora... ne avrai ancora!}

Ultimo Aggiornamento: 12/07/2014 11:39
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 72
Sesso: Femminile
12/07/2014 11:39
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Isotheos, Melisande
..:: Riassunto ::..
E' in cerca di Vittime la Vedova Nera dei Moth. La sete divorante che prova ogni singolo istante della sua tetra Non Vita non accenna mai a placarsi e quindi cerca, nei pressi della biblioteca, un umano per soddisfare i suoi bisogni. La scelta ricade, infine, sul fortunato Isotheos, il nuovo bibliotecario. Questi, di ritorno da chissà dove, viene affiancato dalla Signora dei Veleni in incognito che gli chiede aiuto circa una questione spinosa riguardante il suo matrimonio. Mentre il povero umano si appresta a soccorrere la fanciulla in difficoltà, questa ne approfitta per regalargli il più grande momento di piacere della sua vita. Uno scambio piuttosto equo, dopo tutto! L'umano, sopraffatto dagli eventi crollerà e la Vedova Nera, prontamente, gli sistemerà i ricordi.




MELISANDE [ Esterno Biblioteca ] Sfidi la sorte, questa notte. Indossi un vestito blu fiordaliso dalle spalle scoperte e le maniche larghe. Non s'intona con colore dei tuoi occhi che sono color ametista. Devi fartene una ragione, Melisande: solo nero e viola s'intonano con quelle che, un tempo, erano le tue iridi speciali. Ora sono solo una piccola bugia, una menzogna che i doni di Sangue ti permettono di attuare a beneficio di coloro che ormai, per te, non sono altro che prede della tua Sete Eterna. E tu stessa, in effetti, sei una vittima di quella Fiera che ogni notte si risveglia, famelica, e governa ogni tua più orribile azione. Le resisti, giorno dopo giorno, eppure a volta diventa troppo faticoso e decidi di concederti alla sua brutalità. I capelli corvini e ricci, lunghi solitamente fino alle natiche, sono stati legati in una lunghissima treccia che ricade sul lato sinistro del corpo e cela uno dei tuoi segni particolari: il tatuaggio a forma di mezzaluna. Al collo, però, indossi il Pendolo di Dedalo. Un vezzo, perchè non provi più amore per colui che ti sedusse e poi morì per mano degli umani. Passi muovi, silenziosi, nella notte. Ti trovi in piazza, quasi davanti alla biblioteca, e questa notte cerchi la vittima perfetta. Non hai bisogno di luce, tu che della notte dei figlia e schiava. [Scurovisione 36mt] [Tenebra I]

ISOTHEOS (vicoli-ingresso biblioteca) Quelle ombre...quasi non mi spaventano più. Armato di una consapevolezza che mi rende immune al terrore, vago per quei vicoli con rinnovato vigore e coraggio. Sono disarmato perfino...quasi non mi importa di morire. Sono un protetto, uno dei pochi che possono garantirsi difesa suprema in casi di necessità solo pronunciando il nome del governatore. Un privilegio raro veramente...Qualcuno attraversa la piazza in fretta e in furia, ultimi ritardatari di un dovere quasi vitale:tornare a casa prima del calare del sole. La notte è foriera di sventure e morte, lo so bene...sono stato istruito così. Il mantello svolazza leggero dietro a me nonostante il passo sia lento e calmierato. Mi guardo in giro osservando la vita che rinchiude dietro una porta cercando riparo alla luce delle candele delle proprie stanze. Come gli insetti...attirati dalla luce...Non provo nulla verso quei parassiti che qualcuno chiama cittadini. Non sono miei cittadini...sono solo cani da allevamento...vacche e porci dediti al giubilio del loro signore. Nemmeno mi rendo conto di essere arrivato avanti la porta della biblioteca. Vado per aprirela serratura con la chiave di ordinanza, risistemandomi sotto braccio i tre tomi che porto con me dal palazzo del governatore.

MELISANDE [ Esterno Biblioteca ] Fuggono gli umani, fuggono dalle creature che essi stessi utilizzano per spaventare i loro figli. Non piangere, o l'uomo nero ti prenderà. Non urlare, o verranno i lupi a mangiarti la lingua. Non uscire di casa la notte, o lei ti prenderà. Sono solo storie? Non devi mai entrare nel bosco oscuro, o non ne uscirai mai più. E tu lo sai, Signora dei Veleni, chi si cela nella Notte. Tu sai cosa nasconde il bosco oscuro. Scappate umani. Renderete la caccia solo più elettrizzante. ecciterete così tanto le bestie che esse vi cercheranno fino a che non giungerà la vostra fine: loro sono immortali, loro sono invincibili, loro non si stancano mai, loro sono curiose. Tra tutti, però, c'è un umano in particolare che attira la tua/sua attenzione. Non corre, lui, ma fiero si muove verso la biblioteca. Non hai paura, umano? Forse dovresti. E' come se, con la sua andatura sicura, avesse sfidato la tua/sua autorità. Cerchi di muovere qualche passo verso la sua direzione: eviti di andare troppo veloce... e cerchi di apparire quel che non sei più: una goffa umana, dal respiro e i passi pesanti. {E' ancora aperta la biblioteca?} Voce troppo leggera, un sussurro nella notte, ma sai che il vento fresco lo porterà alle orecchie dell'umano che, in questo momento, ti da le spalle. Rimani ferma, ora, a pochi passi da lui... mentre i Doni di Sangue si scatenano come un uragano dentro di te e ti trascinano, a forza, nell'Odore del Sangue umano. Ti raggiunge, t'invade. E non hai più bisogno di vedere nella notte il corpo dell'uomo perchè lo percepisci con ogni fibra del tuo Essere ormai Morto. [Veggenza I - Tenebra I]

ISOTHEOS (ingresso biblioteca) La chiave entra e la serratura cigola. Apro la porta, ma ancora prima che possa entrare un libro cade a terra. Impreco violentemente tanto che una vecchia mette il naso fuori dalla finestra per sbirciare. La redarguisco, poi torno alla porta che apro con un calcio. Poi d'improvviso una voce giunge da tergo e sobbalzo. Un altro libro cade a terra. ''La biblioteca?'' singhiozzo....''Si...cioè...si...ma per poco ancora...almeno finchè lo decido io...'' Mi chino a raccogliere il libro caduto...''Avete bisogno di qualcosa, madama? Posso aiutarvi?'' Chiedo portando i primi passi all'interno. ''Avete un interesse particolare?''

MELISANDE [ Esterno Biblioteca ] La scena, se tu fossi umana, ti divertirebbe parecchio.. Così tanto da farti ridere. Non sei più umana ma ancora non hai dimenticato del tutto le sensazioni che ti pervadevano quando il tuo cuore batteva in autonomia e non a causa di un artificio. Quindi lasci fiorire un sorriso sul tuo viso marmoreo, lasci che del calore artificiale t'imporpori le gote. Così dannatamente brava a mentire. Lo sei da quando eri una bambina: forse, tutte quelle bugie "bianche", sono servite. {Oh...} lasci sfilare via il sorriso alle sue parole, lo lasci svanire con una naturalezza disarmante per far comparire un leggero broncio. {Il mio datore di lavoro mi ha lasciata andare via solo ora!} Quasi un sospiro, il tuo. Artificiale, anche quello dannatamente artificiale. {Mi premeva fare delle ricerche e, ovviamente, salutare ser Donatien nelle cui mani affidai le mie volontà qualche tempo fa! Sapete se è già andato via?} Quasi un barlume di speranza sembra accendersi nel tuo sguardo ametista. Una vera attrice, davvero una brutta persona. {Sotterfugio liv3} E intanto l'odore del suo Sangue ti rende impossibile resistergli: così forte, così seducente. Umano... Sono nelle tue mani, sono la tua schiava! Un passo verso di lui, come a non volerlo lasciare entrare in biblioteca: sarebbe il luogo perfetto per un bacio! [Veggenza I - Tenebra I]

ISOTHEOS (biblioteca) Sorrido. ''Il vantaggio di essere indipendenti, mia signora, è decidere i propri orari...prego...accomodatevi...anche se sotto il diretto controllo del governo la biblioteca è sotto la mia diretta e unica responsabilità...'' Vorrei entrare, ma qualcosa mi blocca, come una forza irresistibile, un ardore che avverto salirmi dal midollo. Una goccia di sudore...freddo...mi scende dalle tempie. ''Sir Donatien? Non lo conosco a dire il vero, ma credo sia il mio predecessore. Non so cosa dirvi...sono subentrato a lady Dhorta...non so davvero cosa dirvi...qui ci sono solo io ora...'' I libri si gelano sotto il mio braccio. Attendo immobile con la porta semiaperta. ''Che...'' mi schiarisco la voce ''...ricerche state seguendo? Come mai una donna come voi si trova qui?''A quest'ora della notte...peraltro.

MELISANDE [ Esterno - Interno Biblioteca ] Oh si, umano! E' il tuo corpo che ti avvisa del pericolo: ti prega di fuggire. Il tuo istinto sa. T'inquieta, forse, questa piccola donnina magra dalla pelle diafana? Eppure respira, sbatte le palpebre munite di lunghe ciglia nere... Arrossisce, anche. E sorride. Non ha un sorriso meraviglioso? Non ci sono canini appuntiti a deturpare il suo meraviglioso sorriso che sembra incarnare la bellezza di Selene. {Oh... Anche lady Dhorta è andata via?} Sembri estremamente dispiaciuta, ora... Solo perchè, vista la tua nuova natura, avresti saputo come intrattenere quell'umana non troppo pudica. Le sarebbe piaciuto, eccome se le sarebbe piaciuto! Ti avrebbe pregato di dargliene ancora e tu, di certo, non sei avara. Fingi di scuoterti alla sua seconda domanda {Sapete...} fingi un certo imbarazzo, anche {...dovrei... dovrei sposarmi e...} una piccola pausa, le palpebre sbattono, languide {io... ecco, mi vergogno un po' ma.. non credo nella dea dell'isola, così come il mio futuro sposo. Non pensiamo di essere la prima coppia ad avere questo problema e vorremmo cercare dei precedenti per sapere... ecco, la cerimonia...!}. Bibliotecario: non è così innocente questa donna? Arrossisce, s'imbarazza... Deve sposarsi! Non è tutta una bugia, questa vita, dopo tutto. {Sotterfugio liv3} [Veggenza I - Tenebra I]

ISOTHEOS (esterno-interno) ''Cerimonia''. Mormoro con un pò di disagio...''Dunque...ecco...'' mi schiarisco la voce...''Entrate'' e cerco di entrare anche se lentamente, col battito del cuore accelerato. ''Non credo che abbiamo testi che documentino riti di matrimonio... la mia esperienza mi dice che ogni congrega ha suoi rituali...dipende chi formulereà il rito, se druidi, sacerdotesse o altri...'' Mi schiarisco ancora la voce. ''Fortunato il vostro futuro sposo, mi auguro possiate donargli una duratura prole...mia signora...'' Cerco di smorzare in qualche modo quella tensione che stranamente è caduta su una conversazione del tutto naturale. Entro nella sala comune e appoggio i libri. In quel momento noto che le mani tramano, come colte da un brivido gelido...mortifero. Non so perché e non me ne curo. Mi volto ancora verso la donna, sorridendole. Sono stranamente imbarazzato...''Prego...sedetevi...vediamo se troviamo qualcosa che possa aiutarvi'' e indico dei divanetti. Ancora una goccia di gelido sudore.

MELISANDE [ Sala Comune ] Un passo dopo l'altro, un po' goffo, e riesci a mettere piede nella biblioteca. Ti premuri di chiudere la porta, dietro di te e poi segui l'umano verso la sala comune. Non hai bisogno di seguire con lo sguardo i suoi movimenti perchè la forza vitale del suo sangue e il battito veloce del suo cuore ti indicano con chiarezza ogni suoi più piccolo movimento. Riesci a percepire che qualcosa lo disturba ma, ovviamente, non riesci a comprendere fino in fondo la natura della sua ansia. Non sei più in grado di provare le emozioni umani, d'altra parte. Dopo aver fatto vagare lo sguardo nella stanza, lo riporti sull'umano, scuotendo il capo {Né duidi, né sacerdotesse... Secondo voi posso chiedere al Governatore?} Questa è una cuoriosità reale: tu e Ater non vi sposerete di certo nel tempio. Fingi di arrossire, ancora una volta, mentre tenti di stropicciarti i lati della veste.. come se fossi realmente imbarazzata {Oh... ma sono io ad essere fortunata! Sono troppo vecchia per sposarmi, ma al mio amore sembra non importare.} E ci mancherebbe! Hai aspettato per anni che quel dannato caotico si decidesse a reglarti quell'anello!!! {Sotterfugio liv3} [Veggenza I - Tenebra I]

ISOTHEOS (sala comune) Sorrido. ''Oh,mia signora...non siete affatto vecchia, ve l'assicuro...tuttavia...'' mormoro cercando qualche testo nel regesto che ho su di un tavolo. Sfoglio le pagine per cercare qualcosa, ma non trovo nulla. ''Governatore, dite?'' Rifletto...''Suppongo che la vostra scelta sia ponderata...dubito che lord Variniel sposi chiunque...tuttavia, essendo la massima carica della città ritngo che possa sposarvi...si...ne sono sicuro...potrei sempre chiedere a chi di dovere...ho qualche conoscenza tra le mura del palazzo del governatore...'' ammetto in un empito di sincerità. Mi avvicino alle poltroncine e scuoto il capo. ''Non ho trovato nulla, purtroppo...vi consiglio caldamente di tentare presso il Governatore...se gli inviate una missiva sono certo vi risponderà...''.

MELISANDE [ Sala Comune ] E' di spalle ora, l'umano. Consulta una lista di tomi che per te sono inutili. Ma la Fiera, dentro di te, decide che è questo il momento perfetto per agire. Lasci che la Vedova Nera dei Moth prenda il posto di Melisande dei Veleni: non ci vuole molto... Lei è sempre stata lì, muoveva i fili delle tue bugie, attingeva a mezze verità per rendere più intrigante la storia. E la bestia cerca di essere veloce: lei è veloce, molto veloce. Veloce e silenziosa. Non dovrebbe accorgersi l'umano dei tuoi movimenti rapidi. Neanche il tempo di un respiro e dovresti trovarti dietro di lui. [ Celerità I - Furtività liv1 ] La bestia sa anche essere forte, fortissima. Non dovrebbe essere difficile, quindi, per te immobilizzare l'umano: il braccio destro andrebbe, quindi, a circondargli il petto in modo da tenere ferme anche le sue, di braccia. Non puoi ribellarti, umano. Con la sinistra andresti ad afferrare la nuca per spostarla leggermente verso la tua sinistra, in modo da esporre il collo. Applichi abbastanza forza da tenerlo fermo, ma non così tanta da causargli dolore: sei pur sempre una signora, no? [ Vigore Passivo I ] Il collo scoperto, quella vena esposta... è una situazione troppo ghiotta, troppo favorevole perchè tu possa rinunciarvi: non dopo così tanta fatica, non dopo averlo voluto così tanto, non dopo averlo desiderato fino quasi a morirne! Ha un odore troppo delizioso per non sentirne il sapore. E' troppo perchè tu possa resistere oltre. In effetti non vuoi resistere oltre. L'incanto svanisce: gli occhi diventano rossi, compaiono i canini. Non sei più Melisande, non sei più tu. E non sai ancora dominarti, non sai come rendere piacevole quel delicato momento in cui i canini penetrano la pelle per raggiungere, imperiosi, la vena colma di Sangue. E quindi il povero umano soffrirà giusto qualche istante, ma nel momento stesso in cui comincerai a portargli via la sua linfa vitale, verrà invaso da una sensazione meravigliosa. Un piacere mai provato prima: nessuna donna, nessun libro potranno mai eguagliare ciò che gli stai regalando. Da questo punto sei per lui l'unica. [I turno di suzione] [Veggenza I - Tenebra I]

ISOTHEOS (sala comune) Un attimo. Giusto il tempo di una puntura, come di una vespa. Poi tutto si tinge di bianco. Il mondo in bianco e nero sbiadisce in tonalità biancastre, come il latte. Eccitazione. Sì...eccitazione. D'improvviso il mio corpo si elettrizza e la sensazione di stupore per quell'abbraccio inappropriato quanto improvviso. Non dico nulla, non riesco a proferire una parola. Odo solo il tonfo del tomo a terra, ovattato e distante. I sensi si ottundono e il mondo si opacizza. Cosa succede? Cos'è quel bacio sul collo? Perchè tutto si confonde nel caos? Caos...così bello, ammaliante, eccitante. Non vedo vie d'uscita. Anzi, quasi mi stringo in quella danza così carnale e feroce. Il sudore si infuoca. Il ghiaccio si è sciolto.

MELISANDE [ Sala Comune ] Non ti puoi muovere, umano. Sei mio. Sei suo. Sei nostro. Non sei più tuo. E' un bacio, il mio, che ti riempie di piacere. E' un bacio che ci riempie di piacere. Solo in questi istanti la divorante sete che provi durante la veglia e durante il sonno si placa. Solo pochi, ma deliziosi, istanti di silenzio in cui riesci a prendere da lui tutto quello che può darti. E' eccitato e lo capisci perchè il cuore accelera la corsa e questo ti permette di ricevere di più: il suo sangue che ti scende in gola e finisce per infiammare il tuo corpo reso freddo dalla Morte Eterna. Continui a stringerlo nella tua morsa, continui a prendere da lui tutto quello che può darti. [Vigore Passivo I] Non si oppone, l'umano, anzi... E' così arrendevole sotto i tuoi canini appuntiti, la tua migliore arma. E' difficile dominarsi in queste situazioni: il suo sangue ti eccita... una sensazione perversa e depravata che solo voi Vampiri potete ricercare con così tanto desiderio. Non avete più una coscienza a cui appellarvi e l'unica voce che vi parla non fa che incitarvi in questa direzione. Segui, mentalmente, il rumore travolgente del suo sangue. Cerchi di legarti al suo odore. E' come se visualizzassi una cordicella che cerca di collegare la sua mente alla tua. Non è difficile: Isotheos è tuo, completamente in balia del tuo e del tuo desiderio. Un fantoccio eccitato nelle tue mani. [Dominio II 1/2]. E intanto, mio caro bibliotecario, cominci a sentire le energie mancare... ma l'eccitazione resta. [II turno di suzione] [Veggenza I - Tenebra I]

ISOTHEOS (sala comune) Non so come, non so perchè, ma una parola mi sfugge dalle labbra. ''Ancora...'' e una mano va ad afferrare la capigliatura corvina della donna, non per strattonarla e fcostringerla a smettere, bensì per farla aderire ancora di più...Mi sento pervadere da una forza sconosciuta, qualcosa di inarrestabile e innaturale. Le energie, però, iniziano a mancare. Non vedo più, non sento più le gambe. Le ginocchia sono deboli, molli...il corpo si affloscia...Ancora qualche bisbiglio...qualche incitamento...ma tutto diventa ancora più confuso e convulso.

MELISANDE [ Sala Comune ] Ti cerca, Isotheos. Ne vuole ancora. Rideresti, se non fossi impegnata a fare qualcosa di molto meno convenzionale ma che ha suscitato, nell'umano, queste meravigliose sensazioni di piacere. Molto meglio dell'amore di una donna: un'umana qualsiasi non potrebbe mai competere con una cortigiana Non Morta. E non potrebbe competere con te per più di un motivo: sai essere molto persuasiva, sai essere forte, puoi donare un piacere fuori dal comune. Semplicemente potresti farla sparire dalla faccia della terra, per sempre. Sorreggi il corpo dell'umano che si affoscia tra le sue braccia, lo accompagni verso il pavimento e lo sistemi in modo da averlo in grembo. Con la schiena china sul suo collo, poi, continui a prendere ancora di quel suo liquido vitale. Ancora un po', solo un po'... Ancora qualche sorso! Sembri ubriaca e forse lo sei: il forte sangue dell'umano ti rende ebbra, piena di energie. Quel filo, inivisibile a tutti tranne che per te, diviene più solido: la tua mente e la sua mente sono unite, ora. {Di questa notte ricorderai di essere stato avvicinato da una giovane fuori dalla biblioteca: non ricordarai il suo viso, nè il colore dei suoi occhi. Aveva bisogno di alcune indicazioni per raggiungere la bettola. Dopo sei entrato in biblioteca, ti sei seduto sulla poltroncina e l'ultima cosa che ricordi è di aver aperto un libro. Ti sei addormentato con il tomo tra le mani.} {Sotterfugio liv3} [Dominio II 2/2] Questo è ciò che ricorderai, umano. Non un viso, non il piacere. La Vedova Nera ti priva di questa gioia, questa notte. [III turno di suzione] Allontani, con un enorme sforzo di volontà, i canini dal suo collo: con la punta della lingua sfiorerai quei due forellini arrossati. Nessuna prova dovrà destare sospetti nell'umano quando si sveglierà. I canini si ritraggono. Gli occhi tornano ametista. Riesci a dominare i doni di sangue come se li possedessi da tutta la vita. [Tenebra I]

ISOTHEOS (biblioteca) E' la gioia di un momento che svanisce, così che è arrivata. Un temporale estivo. Si scioglie tutto attorno a me come neve al sole. Cado nel vuoto, ricordo solo quella sensazione...nient'altro. Una melodia rimbomba nella mia testa e mi annulla ogni volontà. Non riesco più a dominare gli istinti, cado come un guscio vuoto...

MELISANDE [ Sala Comune - Uscita ] Ti alzi con una grazia che prima fingevi di non avere. Siete solo tu e lui, in questa stanza, e il bibliotecario dorme il sonno dei giusti, il sonno che segue un grande sforzo. Come se non pesasse nulla cerchi di recuperarlo dal pavimento fresco della biblioteca: no, non si sveglierà perchè il suo sonno è innaturale. Dormirà fino a domani mattina: deve recuperare le forze. Lo adagi sulla poltroncina [Vigore Passivo I] e tra le mani gli posizioni uno dei tomi che stava trasportando: lo posizioni in modo che, una volta aperto, per lui risulterà dritto il verso delle parole. Recuperi i tomi che sono caduti a terra e li posizioni sulla scrivania. Niente dubbi, niente malizie. Tutta la scenografia di questo atto dev'essere perfetta. Ti avvicini all'umano, ora, e cerchi di posare le labbra sulle sue per un fievole bacio. Devi lottare contro te stessa per non prenderlo di nuovo: la sete è ricomparsa più forte che mai! {Volontà liv3} {Ancora... ne avrai ancora!}. E chissà se ricorderà quelle parole mormorate a fior di labbra. E la Vedova Nera dei Moth svanirà da quel luogo confondendosi con le ombre della notte: è lontana l'alba e la sete è tanta, troppa! La caccia è aperta... [Tenebra I]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:15. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com